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Ivan Cortellessa
La condizione umana
Ivan inizia la sua relazione con la fotografia più di venti anni fa, con le pellicole in bianco e nero comprate al metro quando si centellinava ogni scatto.
Alla ricerca di un proprio modo di comunicare, Ivan Cortellessa si è dedicato in modo sempre crescente alla fotografia di ritratto, impegnativa emotivamente, dove l'osservatore e l'osservato sono sempre un tutt'uno con la fotografia stessa in quanto entrambi coinvolti.
La ''condizione umana'' non è solo quella disperata di milioni di persone, ma il mancato sentimento dell’impossibilità di comunicare con l’altro, caratteristica saliente dell’essere umano, per mancanza di fiducia nella vita stessa.
Il progetto presentato da Ivan prova a rappresentare gli stati dell'essere umano in un tempo non adatto all'essere umano stesso ma solo al proprio "consumo", consumo emotivo, psicologico, affettivo e per certi versi anche fisiologico perché inevitabilmente il corpo risente del disagio emozionale e non riconosce più quei comportamenti una volta naturali, li percepisce come alieni, quasi violenti.
L’ambiguità di questa situazione, che oscilla tra realtà e incubo è la percezione della condizione umana.
È stato scelto il bianco e nero per non distraree l'osservatore, per permettere a chi osserva di potersi riconoscere e prendere atto della sua condizione presente, reversibile se solo lo volesse.
La scelta del mosso, realizzato direttamente in macchina grazie a tempi di esposizione lunghi, rafforza il messaggio dell'instabilità emotiva continua e frenetica che l'essere umano subisce e mal supporta ogni giorno suo malgrado.
